Enclosing – Il gioco di creare confini sicuri
Giorno 6 – Il linguaggio segreto del gioco
14 sguardi quotidiani sul gioco, aspettando il Natale

Oggi il nostro bambino dispone una fila di animali di legno.
Poi, con pazienza, costruisce un recinto tutto attorno, usando i cubi, qualche bastoncino, una striscia di stoffa.
Controlla che non ci siano buchi, non vogliamo certo un leona che va a zonzo per la città .
A pochi passi, sua sorella disegna un grande cerchio sul foglio. Dentro ci mette la casa, la mamma, il gatto.
Tutto deve stare “dentro”. Fuori non si può.
È il gesto silenzioso e intenzionale dello schema enclosing: il bisogno naturale dei bambini di delimitare, contenere, proteggere.
Di dire con le mani: questo è dentro, questo è fuori.
Cos’è lo schema Enclosing
Lo schema enclosing è una delle forme più spontanee e affascinanti con cui i bambini esplorano lo spazio.
A differenza dello schema enveloping, che avvolge e nasconde (una bambola coperta da un fazzoletto, un disegno cancellato da uno strato di colore), l’enclosing crea un confine.
Non per nascondere, ma per racchiudere.
Una cornice attorno a ciò che è importante.
In questo schema, il bambino costruisce recinti, disegna forme chiuse, crea spazi delimitati con materiali diversi: blocchi, corde, cerchi, pastelli.
Cerca un “dentro” sicuro.
E, nel farlo, inizia a comprendere anche cosa c’è fuori.
A cosa serve
Attraverso lo schema enclosing, il bambino:
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esplora il concetto di contenimento e protezione
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affina la percezione spaziale: dentro/fuori, aperto/chiuso
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sviluppa il controllo fine dei gesti
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si esercita nella coordinazione occhio-mano
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allena una prima forma di pensiero simbolico
È uno schema che prepara la mano a scrivere: i cerchi tracciati, le forme chiuse, le linee che si chiudono sono le stesse che un giorno diventeranno lettere.
Prepara anche l’immaginazione a progettare, costruire, delimitare spazi e funzioni.
È un atto mentale tanto quanto fisico: il bambino crea una rappresentazione ordinata del mondo.
Un mondo in cui ogni cosa ha un bordo. Un limite. Un dentro e un fuori.

Come riconoscerlo
Lo schema enclosing può manifestarsi in molti modi:
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Il bambino costruisce un recinto per i suoi animali o personaggi
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Disegna cerchi attorno ad oggetti o figure
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Delimita lo spazio con corde, bastoncini, cartoncini
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Usa scatole, contenitori, vassoi come “case” per i giochi
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Gioca a creare zone delimitate: “qui è la cucina, qui la camera”
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Inserisce oggetti dentro cerchi disegnati o hula hoop
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Siede dentro scatole o tende, trasformandole in rifugi
Spesso, i bambini con un forte schema enclosing mostrano attenzione ai margini. Si infastidiscono se qualcosa “esce” dallo spazio che hanno definito. Cercano simmetria, equilibrio, contenimento.
Cosa racconta questo schema
Lo schema Enclosing è uno dei tanti modi innati con cui i bambini esplorano il mondo sin dai primi anni di vita. Non si tratta di abitudini casuali, ma di veri e propri modelli di comportamento profondamente radicati, che emergono spontaneamente come risposta al bisogno di comprendere ciò che li circonda.
Quando riconosciamo questi schemi e li accogliamo nel gioco quotidiano, non stiamo solo “assecondando” una fase: stiamo offrendo strumenti preziosi per la crescita cognitiva, sostenendo la capacità di pensare, di progettare, di immaginare.
E incoraggiamo la loro innata curiosità: quel desiderio di capire come funzionano le cose, mettendoci dentro le mani, il cuore e gli occhi.
Enclosing ed Enveloping: simili, ma non uguali
A prima vista, enclosing ed enveloping sembrano due schemi molto simili: in entrambi, il bambino “chiude” qualcosa.
Ma osservandoli da vicino, rivelano sfumature molto diverse.
Nel gioco dell’enveloping, il bambino avvolge, copre, nascondendo alla vista.
Una bambola che scompare sotto una coperta, un disegno ricoperto di colore, un oggetto infilato in una tasca: tutto ruota intorno al mistero dell’assenza e del ritorno.
È un gioco che parla di fiducia, di separazioni temporanee, di attesa.
Il focus è sull’esperienza del nascondere e ritrovare: ciò che sparisce non è perduto, ma custodito.
Nel gioco dell’enclosing, invece, il bambino non vuole far sparire, ma definire.
Crea confini, stabilisce margini, delimita spazi: un recinto per gli animali, un cerchio disegnato intorno a un gruppo di sassi, una “stanza” fatta di blocchi: tutto serve a contenere ed organizzare.
Qui il tema non è l’assenza, ma la presenza protetta.
Non l’occultamento, ma la costruzione di un dentro e un fuori.
Potremmo dire che enveloping parla di fiducia e legami invisibili, mentre enclosing parla di ordine, sicurezza e appartenenza.
Due gesti diversi, ma entrambi profondamente umani: nascondere ciò che amiamo per proteggerlo, e delimitare il mondo per poterlo comprendere.

Enclosing e lo sviluppo cognitivo
C'è un momento in cui il bambino inizia a distinguere con chiarezza: ciò che sta dentro, ciò che sta fuori. Un gesto che ha molto a che vedere con la costruzione della propria identità.
Costruire recinti, disegnare cerchi, delimitare zone… è un modo per esercitare la mente a classificare e proteggere.
Non tutto può stare ovunque. Non tutto può entrare.
Alcune cose hanno bisogno di uno spazio definito per esistere.
Attraverso lo schema enclosing, il bambino crea confini che non sono solo fisici, ma anche simbolici. E nel farlo, impara a dare forma ai propri pensieri.
Per capire questo schema, prova così
Immagina di entrare in una stanza troppo grande, senza pareti né angoli.
Tutto è aperto. Tutto è fuori posto.
Ti senti spaesato, come se mancasse un perimetro in cui raccoglierti.
Poi prendi una coperta e ti costruisci una tana.
Oppure chiudi la porta del bagno per un momento solo per te.
Lo facciamo anche noi, ogni giorno.
Cerchiamo spazi nostri. Ritagliamo confini per contenere qualcosa, o per contenerci un po’.
Questo è lo schema Enclosing che lavora silenziosamente anche in noi: il bisogno di dare un contorno alle cose, per sentirle più vicine, più nostre.
Per costruire un dentro che ci protegga, e da lì, guardare fuori.

Attività da proporre
Per sostenere questo schema, puoi proporre attività semplici e quotidiane:
A casa
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Preparare un recinto per animali, personaggi, macchinine
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Usare cartoncini, corde o bastoncini per creare spazi chiusi
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Disegnare e decorare cerchi, quadrati, cornici
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Usare scatole, cestini, vassoi per contenere oggetti
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Giocare con bambole in case costruite con materiali di recupero
- Giocare allo zoo
- Fare un fortino
All’aperto
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Disegnare cerchi nella sabbia o nel fango e riempirli con elementi naturali
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Costruire piccoli recinti con rami o sassi
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Usare hula hoop per creare “zone di gioco”
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Giocare a delimitare aree: il prato è la stanza, il tronco è il letto
Giochi per continuare a contenere… con meraviglia
Per nutrire lo schema Enclosing, abbiamo scelto giochi che invitano a delimitare, racchiudere, tracciare confini e creare spazi protetti.
Recinti, costruzioni e scenari da comporre

Blocchi di legno, archi e personaggi per costruire stalle, casette, mondi da racchiudere.
→ Scopri i set di costruzioni e i personaggi
Gioco simbolico e scene da inventare
Animali Holztiger, personaggi in legno, piccole scenografie da delimitare con corde, stecche o fili.
→ Vai al Gioco simbolico Cucù
Tappeti e contenitori

Tappeti circolari, vassoi in legno, piatti e basi da usare come confini di gioco. Perfetti per disporre, contenere e separare con intenzione.
→ Scopri gli accessori da gioco
Disegno, pittura e creazione di confini visivi

Pastelli, tempere, acquerelli, album per disegnare cerchi e racchiudere spazi.
→ Vai alla sezione Arte e Manualità
Materiali open-ended

Mandala Grapat, anelli e monete per delimitare, disporre e chiudere cerchi immaginari.
→ Scopri la collezione Destrutturato grapat
Per concludere
Lo schema enclosing non è solo costruire un recinto. È creare un luogo.
Dove qualcosa può stare, crescere, essere osservato.
Dove ciò che è dentro è protetto.
E ciò che è fuori, è distinto.
In un mondo che cambia continuamente, questo gesto semplice , racchiudere, proteggere, aiuta il bambino a sentirsi più saldo, più in controllo, più capace di orientarsi.
Osservalo mentre costruisce i suoi spazi.
E ricordati: ogni recinto che crea, è un modo per direv: “Qui ci sto io. E qui ci stanno le cose importanti per me.”
Domani, un altro sguardo sul gioco
Martedì 28 ottobre
Trajectory – Inseguendo la traiettoria delle cose
Domani esploreremo lo schema Trajectory: quello dei gesti che attraversano lo spazio, dei corpi che saltano, degli oggetti che volano.
Capiremo perché i bambini amano tirare, buttare, scagliare.
